CIRCA 4000 PERSONE COINVOLTE IN 15 REGIONI ITALIANE

Dal 22 al 30 aprile, nella settimana che inizia con la Giornata Mondiale della Terra.

Fondazione UNA, in collaborazione con le associazioni venatorie del territorio italiano, darà il via alla seconda edizione dell’Operazione Paladini del Territorio, progetto che vedrà impegnati cacciatori e cittadini in azioni di recupero, ripristino e salvaguardia di zone inquinate.

Le sedi territoriali delle associazioni venatorie, ATC e gli enti locali coinvolti nell’iniziativa saranno oltre 130, per un totale di circa 4000 partecipanti che si attiveranno nel corso della settimana per le operazioni di pulizia di boschi, sentieri, aree urbane, fiumi e zone costiere.


Nell’ultima settimana di aprile avrà luogo la seconda edizione dell’Operazione Paladini del Territorio, iniziativa promossa da Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente –, nata dalla volontà del mondo venatorio di contribuire in modo attivo alla cura e alla preservazione delle aree verdi e dell’ambiente circostante. Da sabato 22 aprile, Giornata Mondiale della Terra, e fino alla domenica successiva, 30 aprile, su tutto il territorio nazionale cacciatori e cittadini collaboreranno per la pulizia e il recupero delle aree maggiormente colpite dall’inquinamento e dall’incuria dell’uomo.
L’edizione 2022 ha visto il coinvolgimento di oltre 3000 persone, impegnate in oltre un centinaio di attività di salvaguardia dell’ambiente distribuite su 14 regioni italiane, raccogliendo circa 20 tonnellate di materiali di scarto e creando benefici a più di 2 milioni di persone. Secondo le stime, per la gestione di un tale quantitativo di rifiuti, sarebbero stati necessari costi di smaltimento per oltre 700.000€. Per la seconda edizione, l’Operazione ha riscosso lo stesso successo, migliorando i risultati del 2022 e riuscendo a coinvolgere un numero importante di sedi territoriali delle associazioni venatorie italiane e di enti locali, che saranno più di 130, per un totale di circa 4000 persone impegnate in 15 regioni italiane.
Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione UNA, ha commentato: “La Fondazione è orgogliosa della partecipazione della comunità venatoria delle associazioni venatorie all’Operazione Paladini del Territorio. L’adesione di 4000 volontari, cacciatori e persone appartenenti alle comunità locali da loro coinvolte, riconferma il grande successo dell’iniziativa, quest’anno alla sua seconda edizione, ed evidenzia una volta di più l’impegno di Fondazione UNA a favore dell’ambiente e della biodiversità. Un legame profondo, fatto di rispetto e gratitudine, unisce il cacciatore all’ambiente naturale intorno a sé: Paladini del Territorio è la dimostrazione di un impegno concreto, e della volontà di farsi custodi della biodiversità italiana”.
Ogni associazione locale ha deciso di intervenire e di programmare attività specifiche per rispondere alle necessità caratteristiche di ciascun territorio. Le attività previste nelle varie regioni sono ripartite come segue:
• In Abruzzo è prevista un’azione di pulizia nella provincia di Chieti.

• In Calabria sono previste 27 attività di pulizia di boschi, sentieri, aree marittime e urbane tra le province di Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia.
• In Campania le attività si concentreranno nella provincia di Caserta, dove i partecipanti hanno in programma di intervenire in un SIC (Sito di Interesse Comunitario), anche con la messa in opera di alcune panchine, e di realizzare un’opera di pulizia, raccogliendo rifiuti in alcune zone di Caserta Vecchia particolarmente colpite.
• In Emilia-Romagna sono state confermate 6 attività tra le province di Bologna, Modena e Piacenza, che vedranno impegnati i volontari nella pulizia e nel ripristino delle aree verdi, anche attraverso operazioni di rimboschimento.
• Il Friuli-Venezia Giulia vedrà la partecipazione di oltre 200 persone, impegnate in 17 interventi di pulizia dei boschi, delle aree verdi e dei corsi d’acqua nelle province di Pordenone, Trieste e Udine.
• Nel Lazio sono confermate oltre 7 attività distribuite tra le province di Roma, Frosinone e Latina, volte alla ripulitura dei boschi dai rifiuti, ma anche al ripristino dei sentieri e delle strade campestri.
• In Liguria si opererà per la pulizia e il ripristino delle aree limitrofe a Sestri Levante, in provincia di Genova.
• In Lombardia sono previste 23 attività di pulizia di boschi, sentieri, aree urbane ed argini di fiume, localizzate nelle province di Bergamo, Brescia, Varese e Monza Brianza.
• Nelle Marche sono state confermate 7 operazioni di pulizia di boschi, sentieri ed aree urbane nelle province di Macerata, Pesaro-Urbino e Ancona.
• In Piemonte le attività vedranno coinvolte le associazioni e gli enti locali delle province di Biella, Novara, Torino e Verbano-Cusio-Ossola, dove verranno realizzate 9 iniziative volte al ripristino e alla salvaguardia delle aree verdi e boschive dei dintorni, ma anche alla pulizia degli argini, in particolare del torrente Pellice.
• In Puglia sono previste 16 attività di pulizia spiagge, boschi e aree urbane nelle zone di Bari, Foggia, Lecce e nella provincia di Barletta-Andria-Trani.
• In Sicilia, oltre l’attività di pulizia dei boschi e delle zone alla periferia di Comiso, in provincia di Ragusa, un’importante iniziativa verrà realizzata e promossa dalla sezione CPA di Marsala, in collaborazione con altri enti.
• In Toscana le 5 operazioni di pulizia confermate si concentreranno tra Grosseto, Firenze, Pistoia e Siena, nelle cui zone i partecipanti intendono intervenire nelle zone boschive e, a Firenze, lungo gli argini dell’Arno con il coinvolgimento delle scuole.
• In Umbria sono state organizzate 3 operazioni di pulizia di boschi, sentieri ed aree urbane della provincia di Perugia e Terni.
• In Veneto sono state confermate 2 attività di pulizia degli argini della laguna e delle aree urbane interessate nelle province di Venezia e Verona.
Fondazione UNA è un’organizzazione non governativa e no-profit, che dal 2015 rappresenta un luogo d’incontro tra mondo venatorio, ambientalista, agricolo e scientifico-accademico. La sua iniziativa è volta ad affermare il cacciatore come “Paladino del Territorio”, ovvero custode della biodiversità e degli equilibri naturali dell’ecosistema. Premessa fondamentale è infatti comprendere come l’attività venatoria sia da intendersi come un’attività etica e mossa da senso di responsabilità, a garanzia del mantenimento degli equilibri naturali.

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