Associazioni di tutta la Penisola unite per la tutela dell’ambiente

Fondazione UNA si occupa di creare nel mondo venatorio una maggior consapevolezza della propria importanza nella tutela e per la salvaguardia dell’ambiente naturale.

Per dare concretezza a questa missione, per la prima volta quest’anno – ritardata dagli anni di pandemia – è stata messa a terra l’Operazione Paladini del Territorio, iniziativa che mira proprio a restituire alla figura del cacciatore il ruolo di profondo amante e conoscitore dell’ambiente che ha per natura.

Il successo dell’Operazione Paladini del territorio
Il successo dell’Operazione Paladini del territorio

L’Operazione, Associazioni venatorie insieme per la tutela ambientale

L’idea di chiamare a raccolta per la prima volta e contemporaneamente le associazioni venatorie nazionali è nata e cresciuta nella forte convinzione di Fondazione UNA che la figura del cacciatore, quale conoscitore dell’ambiente e degli ecosistemi in cui si muove, sia di fondamentale importanza nella tutela dell’ambiente.

Proprio per questo, nella settimana tra il 21 e il 29 maggio, sono state organizzate oltre 100 diverse attività e coinvolte più di 3000 persone, cacciatori e non, allo scopo di ripristinare i territori più degradati e restituirli alla collettività.

Il successo dell’Operazione Paladini del territorio
Il successo dell’Operazione Paladini del territorio

Oltre 20 tonnellate di rifiuti raccolti

I risultati di questa massiccia organizzazione sono stati sbalorditivi: le persone hanno raccolto e aiutato a smaltire correttamente oltre 20 tonnellate tra rifiuti pericolosi, quali eternit e siringhe usate, e rifiuti ingombrati come pneumatici, materassi, finestre ed elettrodomestici.

In tutta la Penisola, le Associazioni e i loro volontari hanno raccolto e smaltino rifiuti di ogni tipo, arrivando a creare benefici ad oltre 2 milioni di persone che vivono in quei territori.

Paladini del Territorio: non solo raccolta dei rifiuti

L’Operazione Paladini del Territorio non ha riguardato la sola raccolta di rifiuti, ma le singole Associazioni, proprio in virtù della profonda conoscenza che hanno dei loro ambienti naturali, hanno organizzato anche la manutenzione e il ripristino dei sentieri, sia urbani che rurali.

Per citare un solo esempio, a Lago, nella “zona calda” di Cosenza, sono stati prima ripuliti i sentieri e in seguito create delle strisce tagliafuoco utili a prevenire gli incendi stagionali che colpiscono il territorio.

Un impegno che attraversa le generazioni

L’Operazione ha, inoltre, visto la collaborazione di diverse generazioni alla tutela dell’ambiente; nei territori intorno a Pordenone, Rignano sull’Arno, Orvieto, Ischia e Marsala le Associazioni hanno coinvolto le scolaresche nelle attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

In Piemonte i giovani volontari hanno collaborato con i colleghi più anziani, creando un impegno per la custodia del paesaggio e degli ecosistemi che attraversa le generazioni e, molto più concretamente, raccogliendo oltre 800 kg di rifiuti ingombranti abbandonati nei boschi.

Il successo dell’Operazione Paladini del territorio
Il successo dell’Operazione Paladini del territorio

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