Carta d’identità degli ungulati selvatici

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Fasi del progetto

Più nel dettaglio, l’accordo di collaborazione prevede:
1 Responsabilità scientifica e gestione della BDU da parte dell’ISPRA, con pubblicazione dei dati nel sito dell’Istituto in modo pienamente fruibile;
2 Gestione cartografica ed analisi dei dati da parte dell’ISPRA;
3 Raccolta delle informazioni a scala dei singoli distretti di caccia e delle aree protette, con un coinvolgimento dei volontari delle Associazioni venatorie, con il contributo di Legambiente e sotto il coordinamento tecnico di ISPRA;
4 Compilazione dei dati raccolti da Regioni, Province, Ambiti territoriali di caccia, Comprensori alpini, AFV, Parchi regionali e nazionali;
5 Inserimento dati nella BDU da parte del personale ISPRA ed eventualmente da collaboratori delle associazioni (anche a distanza quando sarà messa on line la BDU);
6 Organizzazione di seminari ed eventi divulgativi per divulgare i dati raccolti nell’ambito dell’accordo.