Da qualche anno a questa parte si è iniziato a parlare sempre più frequentemente di cambiamento climatico e di salvaguardia della biodiversità; la posizione della Comunità Scientifica internazionale è chiara a riguardo: per contrastare il cambiamento climatico che minaccia gli ecosistemi di tutto il mondo, dalla popolazione umana a quelle vegetale e animale, è necessario ridurre le nostre emissioni inquinanti e modificare radicalmente alcuni nostri comportamenti.

Ma cosa si intende per cambiamento climatico?

Quando si parla di cambiamento climatico si intende l’innalzarsi delle temperature e delle concentrazioni di acqua a livello globale; in particolare, gli ultimi decenni hanno visto una crescita molto preoccupante delle temperature medie annuali e gli scienziati stimano un possibile ulteriore innalzamento di oltre 1,5°C al il 2030.

Cambiamento climatico: una minaccia per la biodiversità

Risulterà immediatamente chiaro anche all’occhio meno attento che molti dei disastri naturali a cui spesso assistiamo sono conseguenze di questo mutamento globale del clima: dalle prolungate siccità a cui si alternano bombe d’acqua e alluvioni (leggi anche Un problema ambientale sempre più diffuso: il dissesto idrogeologico), al divampare dei giganteschi  incendi tristemente noti quali quelli di Australia e California, alla morte di gran parte dei coralli della barriera corallina a causa dell’acidificazione degli oceani e dell’alzarsi delle temperature delle loro acque.https://www.fondazioneuna.org//la-fondazione/compila-il-form-e-scarica-lapprofondimento/https://www.fondazioneuna.org//la-fondazione/compila-il-form-e-scarica-lapprofondimento/

Si tende a pensare al cambiamento climatico solo in funzione dei danni che porta alle attività umane, ma le sue prime vittime si trovano nei regni animale e vegetale.

Cambiamento climatico: un disastro per la biodiversità

Il riscaldamento globale di cui abbiamo parlato ha come primo e più grave effetto quello dell’allargamento delle zone desertificate. In seconda battuta, ma non di minore gravità, troviamo lo scioglimento dei ghiacciai.

Tanto le zone limitrofe ai grandi deserti quanto i ghiacciai sono gioielli di biodiversità e habitat di centinaia di specie di piante e animali gravemente minacciate dal cambiamento climatico.

L’innalzamento delle temperature causa disastri a tutti i livelli: dai mari, divenuti troppo caldi per coralli e molluschi, alle terre, troppo aride per gran parte della vegetazione e degli animali, ai ghiacciai montani, sempre più ritirati a danno dei loro abitanti, ai ghiacci dei Poli, dove trovano sempre meno spazio orsi, leoni marini e foche.

Azioni concrete in contrasto ai cambiamenti climatici e a sostegno della biodiversità

E’ importante ricordare che, dal 2015, I Leader politici a livello globale discutono delle strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici durante i “United Nation’s climate summit”. Obiettivo prioritario ribadito anche durante l’ultima COP26 che si è appena tenuta in Scozia è mantenere il riscaldamento globale dei prossimi anni sotto l’1,5°C.

Come stiamo imparando anche sulla nostra pelle, oltre che su quella della Terra, l’uomo e le sue attività industriali sono le principali cause del cambiamento climatico. E’ necessario ridurre al minimo le nostre emissioni di inquinanti in ambiente, modificando radicalmente il nostro modo di produrre energia e beni di consumo, di viaggiare, di consumare, di smaltire i rifiuti, …. 

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