Lo studio della agenzia europea dell’ambiente certifica che la caccia contribuisce solo per lo 0.66% alla pressione delle attività umane sull’ambiente.

È un pensiero comune che la caccia sia un’attività che contribuisce alla perdita di biodiversità al deterioramento degli habitat. I dati presenti nell’ultimo rapporto sullo stato della natura dell’UE smentiscono tuttavia questa visione. Anzi, il quadro che ne esce è sorprendente: la caccia rappresenta solo lo 0,66% di tutte le pressioni delle attività umane sull’ambiente. 

Su un totale di 5.596 relazioni sulle pressioni di alto livello sugli habitat, sono state rilevate solo 3 segnalazioni da parte degli Stati membri di habitat messi in pericolo dall’attività venatoria. In altre parole, gli Stati membri hanno riferito che la caccia rappresenta una attività che esercita una pressione di alto livello per le specie e gli habitat in meno dell’1% dei casi.

Se da un lato le attività non agricole basate sullo sfruttamento delle risorse viventi (pesca, bracconaggio) influiscono per il 7,2% (Fonte dei dati EU), dall’altro la caccia una volta scorporata da questa voce ha un peso decisamente inferiore – lo 0,66%.

La caccia, intesa come pratica regolata e svolta con attenzione, si posiziona in realtà in fondo alla graduatoria, sotto agli eventi geologici e alle catastrofi naturali (0,9%). Al vertice delle attività umane ad alto impatto sulla natura, come si evince dal grafico prodotto da Face, c’è l’agricoltura (21,4%), seguita da sviluppo economico (12,9%) e silvicoltura (10,8%). Il cambiamento climatico incide per il 3,7%.

Una lettura attenta dei dati è fondamentale per comprendere a pieno i fenomeni che maggiormente impattano sulla Biodiversità, sulla Natura e sull’Ambiente, contrastarli e valorizzare quelle azioni che sono invece positive e funzionali. È per questo che Fondazione UNA lavora quotidianamente per affermare il valore dell’attività venatoria responsabile e sostenibile, in contrapposizione al bracconaggio, fenomeno negativo e dannoso, contro cui lavora quotidianamente.

La natura è sotto pressione ma non a causa della caccia
Fonte: face.eu

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