La Fondazione UNA Onlus, neonato soggetto che sintetizza posizioni storicamente distanti come quelle di associazioni venatorie e mondo ambientalista e agricolo, sarà presente dal 13 al 15 maggio a Bastia Umbria all’interno di Caccia Village 2016 con alcuni punti informativi situati negli stand di Federcaccia e Arcicaccia.

Qui i visitatori potranno conoscere e approfondire attività e mission della Fondazione, contribuendo a sostenere i progetti che porta avanti, come quello dedicato allo studio e al monitoraggio della fauna selvatica, ed in particolare degli ungulati. Mai come in questo anno anche i casi di cronaca ci hanno ricordato l’urgenza di affrontare in modo diverso le questioni relative alla gestione dell’ambiente e del patrimonio faunistico, in particolare quello selvatico. Il problema della sovrabbondanza di certe specie, come quella dei cinghiali, richiede riposte nuove e deve essere affrontata con equilibrio e pragmatismo, basandosi sul costante aggiornamento dei dati e cogliendo le opportunità economiche ed occupazionali derivanti dalla corretta gestione della fauna selvatica. Tali obiettivi sono alla base del progetto “La Carta d’identità degli ungulati selvatici” curato da ISPRA, Legambiente, Federcaccia, Arcicaccia e AnuuMigratoristi e sostenuto con convinzione dalla Fondazione UNA Onlus.

Lo spirito del progetto si concilia perfettamente con la mission costitutiva della Fondazione UNA Onlus, che consiste nel creare una sinergia programmatica tra mondi diversi e apparentemente contrastanti tra loro per dar vita ad una nuova e proficua gestione dell’ambiente attraverso la valorizzazione della biodiversità e la creazione di nuova economia e lavoro.

Ma questo è uno degli esempi dei progetti in corso, a cui si aggiungono quelli relativi alla costituzione anche in Italia di una filiera tracciabile per la selvaggina (in collaborazione con l’Università di Pollenzo di Slow Food); quello in collaborazione con l’Osservatorio sulle Agromafie sulla valorizzazione delle eccellenze alimentari derivanti da pratiche venatorie rispettose della legge; il progetto di salvaguardia dell’orso marsicano (di cui restano soltanto 50 esemplari), realizzato in collaborazione con il Parco nazionale d’Abruzzo; infine quello relativo alla costruzione di una governance europea in materia faunistica.

Ciascuna di queste iniziative avrà ricadute concrete su ambiente, legalità e lavoro: contrasto al bracconaggio, azioni di conservazione della fauna e di prevenzione su incidenti stradali e danni all’agricoltura causati da alcune specie animali, diffusione di sistemi di produzione agroecologici che valorizzino la biodiversità per un uso compatibile delle risorse territoriali, maggiori garanzie in termini di sicurezza alimentare e tutela della salute umana ed animale, valorizzazione delle più efficaci ed efficienti esperienze di governance nei vari Paesi europei in materia di gestione faunistica, creazione di attività produttive in materia alimentare basate su un corretto equilibrio tra uomo e natura.

“Con la presenza all’interno del Caccia Village continua il percorso di consolidamento della Fondazione UNA Onlus – ha dichiarato il Presidente Nicola Perrotti – che deve essere riconosciuto da opinione pubblica e istituzioni come un riferimento imprescindibile per la gestione dell’ambiente e del territorio. All’interno di questo importante appuntamento del mondo venatorio esporremo la nostra mission e i progetti che ci vedono impegnati da mesi e che stanno già generando risultati concreti. Il percorso della Fondazione UNA è appena iniziato – ha concluso il Presidente Perrotti – e crediamo fortemente che Caccia Village 2016 rappresenti per noi una tappa fondamentale di arricchimento e di crescita”.

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