Parole e immagini di una serata speciale, fatta di emozioni e di persone altrettanto speciali. Con Isa Mazzocchi e la sua cucina avevo un conto in sospeso già da qualche anno, così come poche, troppo poche erano state le occasioni per rivedermi e confrontarmi con Michele Milani, editore e co-autore insieme a Igles Corelli de “La Caccia di Igles e i suoi amici”, il libro-progetto realizzato in collaborazione con 26 tra i più titolati chef italiani allo scopo di promuovere il consumo consapevole di carne proveniente da un’attività venatoria che sia per quanto possibile sostenibile, organizzata e adeguatamente regolamentata.

Quale migliore occasione per incontrarli entrambi, dunque, se non la serata del 21 Marzo organizzata a Modena da Marina Bersani presso il suo Archer ? Nell’enoteca gioiello di Via Cesare Battisti, che in pochi anni di attività non ha tardato a diventare un punto di riferimento per i modenesi amanti del buon bere, il piacere di lasciarsi guidare dall’impeccabile Marina come padrona di casa, accompagnati dai piatti della Chef della Palta, Regina per una sera delle boscaglie dagli Appennini al piano padano, folletto in grembiule bianco e occhiali tondi che affascina gli astanti con racconti di caccia, di vita e di amicizia mentre nella minuscola cucina dell’Archer le sue fate ammaestrano lepri in terrina, fagiani sott’olio, cinghiali luppolati e cosce di saltellanti caprioli.

“Vaglielo a spiegare, alle persone, quanto è più crudele allevare un maiale nei 2 metri quadri pro-capo di una porcilaia industriale, piuttosto che abbattere un capriolo cresciuto nel suo ambiente”. L’off-the record di Michele Milani è il riassunto della difficoltà di proporre al mercato un prodotto tuttora poco conosciuto, che in questo momento rappresenta invece per l’intero comparto agroalimentare italiano l’occasione per trasformare un problema in un’opportunità: abbattimento selettivo e macellazione controllata costituiscono infatti un modo per conciliare la salvaguardia dell’equilibrio dell’ecosistema in relazione alla proliferazione degli animali selvatici con la richiesta di carni di qualità da parte del mercato (la selvaggina è per sua stessa natura povera di grassi e ricca di ferro) concedendo uno sbocco a quei capi destinati in ogni caso all’eliminazione.

La Caccia di Igles e i suoi amici” affronta finalmente la caccia sotto un’aspetto differente dalla consueta contrapposizione tra uomo e animale. L’esatto contrario, semmai: il cacciatore è colui che della natura conosce e comprende l’armonia, interprete di quello che resta pur sempre un rito spietato, in cui tuttavia è il cuoco a farsi carico di rendere dignità alla parte offesa, creando un grande piatto. Il volume è un viaggio in Italia da Nord a Sud tra i racconti, le esperienze e le ricette di oltre 20 tra i più grandi protagonisti della Cucina Italiana, da Moreno Cedroni a Mauro Uliassi, da Heinz Beck a Davide Scabin, da Maria Grazia Soncini alla stessa Isa Mazzocchi fino a lui proprio lui Massimo Bottura, raccontati da Michele Milani e Igles Corelli, fotografati da Davide Dutto.

fonte:THE FOODIE FIGHTER

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